|
L'olio e la provenienza: alcune
caratteristiche fisiche e chimiche possono essere influenzate dal modo
come viene prodotto (cultivar, clima, terreno) e conservato l'olio: nella
mappa le REGIONI PRODUTTRICI DI
OLIO
|
principali
CULTIVAR in Italia
|
Friuli: bianchera | |
ben 487 sono le varietà colturali di piante di olivo: | Veneto: grignan, casaliva, | |
Liguria: taggiasca, pignola, | Marche: sargano | |
Toscana: frantoio moraiolo leccino pendolino, rossellino, maurino, | Abruzzo: dritta di Moscufo, gentile di Chieti, intosso, | |
Lazio: carboncella, canino, rosciola, itrana, | Puglia: coratina, cellina di Nardò, peranzana, ogliarola, | |
Campania: carpellese, | Calabria: carolea, ottobratica, sinipolese, | |
Sardegna: bosana, pizz'e Carroga, | Sicilia: nocellara, ogliarola, cerasuola, biancolilla, moresca, | |
N.B.: il 65% della produzione vivaistica italiana è coperto da sei varietà: leccino frantoio coratina carolea frangivento nocellara del Belice | ||
(annotazioni anche da "sinfonia dei sapori" - CD Min. Polit.Agric.Forestali) | ||
CLICCARE NELL'IMMAGINE | ||
L'OLIO IN ITALIA: campagna
2001/2002 (fonte Ismea)
|
Serviranno 450mila tonnellate di olio di oliva d'importazione
(il 7% in più rispetto alla scorsa campagna) per compensare il divario
tra produzione e consumi in Italia. E' quanto emerge da un bilancio previsionale
Ismea sulla campagna 2001-2002. A una produzione nazionale
di circa 520mila tonnellate di olio di oliva di pressione dovrebbe aggiungersi
infatti uno stock iniziale di 55mila tonnellate che porterebbe le disponibilità,
escluse le importazioni, a 575mila tonnellate. Per soddisfare il mercato
interno, e alimentare le esportazioni, la filiera italiana dovrà
però contare su un quantitativo di 985mila tonnellate che, considerando
anche 40mila tonnellate di stock finali, si traduce in un gap di 450mila
tonnellate, interamente coperto dalle importazioni.
|
GUSTI
e SAPORI degli OLI D'ITALIA
|
I MUSEI DELLA CIVILTA' DELL'OLIO
|
|
MUSEO DELL'OLIVO - Flli Carli
Imperia (IM) |
MUSEO DELL'OLIVO - Torgiano Fondaz. Lungarotti MUSEO DELL'OLIVO - Castelnuovo di Farfa (Rieti) MUSEO DELL'OLIVO - Chiaramonte di Gulfi (Ragusa) MUSEO DELL'OLIO - MUSEUM MUSEO MONTEFOSCOLI - PISA |
CENSIMENTO GENERALE DELL'AGRICOLTURA
IN ITALIA - ISTAT - anno 2000
|
L'ISTAT ha creato un'apposita banca dati interrogabile via internet che
consente di ottenere elaborazioni personalizzate, pur nel rispetto della
riservatezza dei dati. L'accesso alla banca è possibile attraverso il sito
Il profilo della nostra agricoltura oggi è con meno aziende, ma con più qualità e il dato che ci piace mettere in evidenza subito e su tutti è l'aumento della coltivazione dell'Olivo. Sono in tutto 2.593.090 le aziende agricole censite nel 2000. Rispetto al 1990, quando erano poco più di 3 milioni, il loro numero è diminuito del 14,2%. La forma di conduzione assolutamente prevalente è quella diretta del coltivatore, praticata nel 94,8% delle aziende che nell'86,8% dei casi è proprietaria dei terreni. Su tutte le regioni, l'unica in contro tendenza è la Puglia dove, rispetto a 10 anni fa, si registra un incremento, sia pur limitato, del numero di aziende che sono lo 0,5% in più. Diminuisce il numero totale delle aziende, ma aumenta la qualità della loro produzione con più Olivi e viti per vini DOC. Il record spetta sicuramente all'Olivicoltura che con 1,2 milioni di aziende è molto vicina a rappresentare, da sola, la metà di tutte le aziende (il 46,8% del totale). In termini di aziende l'incremento è del 7,1% e in termini di superficie investita si arriva al + 4,6%. La superficie investita ad Olivo, però, copre soltanto il 5,5% delle aree totali delle aziende. La persona che gestisce l'azienda agricola è quasi sempre uno dei componenti la famiglia e solo nello 0,7% dei casi è un altro soggetto. La presenza femminile in agricoltura è diminuita del 16% rispetto al precedente censimento, ma il numero delle donne che effettivamente lavorano nelle aziende agricole è salito al 37,2% ed il ruolo di conduttore, cioè di responsabile giuridico ed economico dell'azienda, viene svolto da donne nel 30,9% dei casi. |
(da Toscana nella storia dell'olivo e dell'olio - Arsia) |
Italy produces approximately 425,000 tons of olive oil per year
in the following nine regions of the country. Calabria makes a distinctive fruity and at the same time vegetal flavored olive oil possessing a slight bitterness primarily from the Carolea and Nocellara varieties of olive cultivar. Campagna produces a dense, fruity and golden color olive oil from the Frantoio, Carolea, Coratina, Leccino and Ogliarota varieties of olive cultivar. In Latium, the Frantoio variety produces olive oil possessing an intense mineral flavor that complements its regional dishes such as lobster, spider crab, turbot and, of course, pasta, tomatoes and Brousse cheese. Liguria produces an olive oil with a sweet flavor, delicate texture primarily from the Opalino and Taggiasca olive cultivars. Puglia produces almost one half of the country’s olive oil from the Coratina, Provenzale and Ogliarola varieties which create a flavor suggestive of white fleshed fruits and sweet almonds with a light and delicate texture. Sardinia’s cuisine, consisting of seafood, salads, pasta and wonderful cheeses, is complemented by a complex fruit and vegetal flavored, green color olive oil with a hint of bitterness and an artichoke and dandelion aroma produced in the region using primarily Bianca, Bosana and Tonda olive cultivars. Sicily, known for its seafood and fresh green vegetables, has the Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Nocellara and Tonda Iblea olive varieties that produce olive oil possessing a sweet almond flavor by the coast and a fruity flavor inland and on the higher elevations. In Tuscany you will find generous portions of raw and cooked vegetables, fish, pork tenderloins and pasta prepared with their locally produced olive oil made from the Frantoio, Leccino, Moraiolo, Olivastra, and Pendolino varieties of olive trees that produce a range of colors and flavors, such as the olive oil from Chianti with a golden green color and a spicy and peppery flavor with a suggestion of artichokes; a light golden yellow oil from Lucca; and a very rustic olive oil with a deep texture and intense flavor from Montalcino. Umbria is blanketed with the Agogia, Frantoio, Leccino, Moraiolo and Raggiola olive cultivars which produce a an olive oil possessing a slightly fruity flavor with a peppery kick, an aroma reminiscent of artichokes and a very smooth, fluid texture. |