Invaso di Bilancino,...anzi lago
La prima idea di utilizzare le acque del fiume Sieve per l'approvvigionamento idropotabile di Firenze è del 1857. Da allora si sono susseguiti vari progetti ma solo dopo il 1966, anno in cui l'alluvione di Firenze mise in luce i problemi del dissesto idrogeologico del bacino dell'Arno, fu istituita la Commissione Interministeriale che effettuò uno studio completo del problema e che determinò la scelta dell'uso plurimo della risorsa delle acque della Sieve. Essa proponeva la preservazione della qualità dell'acqua, il miglior utilizzo delle risorse idriche e la difesa dalle piene.
Paesaggio del lago
Oggi la Sieve, mediante l'invaso di Bilancino integra 8 mc/s la portata minima dell'Arno a Rosano (all'ingresso di Firenze). Tale integrazione porterà l'Arno ad avere in maniera costante ,una portata utile per la riduzione dell'inquinamento dell'acqua e quindi favorendo l'esercizio di potabilizzazione da parte dell'acquedotto fiorentino dell'Anconella. L'effetto di laminazione dell'invaso può fin da ora limitare il rischio idrogeologico riducendo la portata di piene mediamente del 5%.
La diga
La diga è costruita con materiali sciolti di terra e pietrame con un nucleo in terra. La struttura della diga tiene conto della sismicità medio-alta del luogo. Le acque della Sieve e dei suoi affluenti hanno determinato il raggiungimento della quota di 252,50 m s.l.m il 24 dicembre 2000 da un livello di partenza di 241 m al 10 ottobre 2000.
L'eccezionale periodo di precipitazioni ha permesso di verificare in questo periodo (ottobre-gennaio) le caratteristiche dell'invaso permettendo già una regolazione del deflusso verso l'Arno. Le acque della Sieve che giungono all'Arno sono depurate mediante due impianti situati lungo il suo percorso. E' stato collaudato ed attivato recentemente l'impianto di trattamento delle acque di Borgo S. Lorenzo a fanghi attivi, che raccoglie i reflui dei Comuni del Mugello anche a monte dell'invaso.