PEROSSIDAZIONE LIPIDICA
e azione antiossidante
IRRANCIDIMENTO IDROLITICO
è la rottura dell’estere con il ritorno ad acidi grassi liberi, operato da enzimi Lipasi: l'azione è nei frutti (olive), maggiore in quelle caduti o ammassati; conseguenza è l'aumento di acidità libera.
Questo fenomeno viene misurato dall'Analisi dell'ACIDITA' LIBERA (importante anche per la classificazione merceologica).
IRRANCIDIMENTO OSSIDATIVO
Questo schema presenta le reazioni biochimiche a catena che portano alla demolizione radicalica di un acido grasso, specialmente di tipo polinsaturo, producendo radicali dannosi per l'organismo: i radicali liberi hanno azione di distruzione perossidativa dei fosfolipidi delle membrane biologiche, con conseguente danno cellulare che porta all'invecchiamento della cellula e a patologie quali epatopatie artriti aterosclerosi diabete neoplasie...
Le reazioni si innescano a seguito della presenza di iniziatori, sostanze perossidanti, stress ossidativo (Irranc. spontaneo) o per l'azione di enzimi lipossodasi (Irranc. enzimatico); radicali liberi nel nostro organismo si generano continuamente anche a causa della presenza dell' ossigeno e di vita aerobia, di raggi UV, di sostanze inquinanti, di metalli, di processi infiammatori ed altro; l'unica difesa è rappresentata dalla presenza di sostanze antiossidanti (tocoferoli caroteni acido ascorbico enzimi fenoli...).
Una dieta ricca di olio extravergine apporta le sostanze antiossidanti; inoltre l'olio extravergine resiste meglio di altri oli agli stress che portano alla perossidazione lipidica:
- il contenuto prevalente in acidi grassi monoinsaturi dà reazioni di demolizione molto lente;
- il basso contenuto in poliinsaturi porta a bassa formazione di radicali (un contenuto massimo del 10% scongiura un forte rischio di perossidasi);
- un basso contenuto di acidi grassi saturi (massimo 10%) permette un minore rischio di degenerazione e minore rigidità delle membrane biologiche;
- l'elevato contenuto di sostanze antiossidanti preserva l'olio dalla formazione di radicali permettendone la loro eliminazione.
L'irrancidimento ossidativo viene misurato con l'Analisi del N° PEROSSIDI (numero di prodotti di ossidazione primaria) e l'Analisi SPETTROFOTOMETRICA con l'U.V. (prodotti di ossidazione primaria, Radicale perossidato a K232 nm, e di ossidazione secondaria, Radicale idroperossido a K270nm).
  AZIONE ANTIOSSIDANTE
Il meccanismo di azione antiossidante dei polifenoli è descritto nello schema:
il radicale perossidico viene bloccato dall' ortodifenolo, che si trasforma in una specie chinonica.( da ANAPOO)
L' azione che le sostanze esplicano come antiossidanti è riportata nello schema:
I caroteni, così come i tocoferoli, agiscono direttamente sulla molecola di ossigeno, che eccitata in presenza di radiazioni solari sarebbe molto reattiva e predisposta alla produzione di radicali liberi, riportandola allo stato di "quiete".
I tocoferoli agiscono anche a livello dei radicali liberi nella fase di propagazione dell' autossidazione primaria, bloccando la loro azione di produzione a catena di ulteriori radicali.
In presenza di luce le clorofille e le feofitine hanno un effetto dannoso sugli acidi grassi, poiché portano l' ossigeno allo stato di massima reattività, pronto a scatenare fenomeni ossidativi. In assenza di luce tale azione è inibita e i pigmenti suddetti lavorano in sinergia con le sostanze polifenoliche al fine di bloccare i fenomeni ossidativi. ( da ANAPOO)
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