N°1 | VERO O FALSO? |
( da www.oliodioliva-info.net)
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1)L'olio
d'oliva è molto nutriente e facilmente digeribile |
INIZIO | Risposte: 1V 2F 3V 4V 5V 6V 7F 8F 9F 10V 11V 12V 13V 14V 15V 16V 17F 18F 19V |
N°2
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LO SAPEVI? |
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1)Come si conserva l'olio?
2)Per quanto tempo l'olio conserva intatte le sue proprietà? 3)Qual è il prezzo di un buon olio extravergine? 4)Cosa significano i marchi DOP e IGP? 5)In cosa si differenzia l'olio extra vergine dall'olio d'oliva? 6)Che cosa si intende per acidità dell'olio d'oliva? 7)Quali sono i Paesi europei che producono più olio? 8)Quali e quanti sono gli oli? 9)Come si assaggia l'olio? 10)L'olio giusto al posto giusto: cosa significa? per quali usi è indicato? 11)Cosa s'intende per alto punto di fumo dell'olio ? 12)Quanto è importante il colore dell'olio 13)L'olio di un fritto si può riutilizzare? 14)Quali sono i benefici che l'olio ha per la salute? |
Risposte:
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1)I contenitori ideali per conservare l'olio
sono quelli in ceramica e in vetro rigorosamente opaco. L'olio d'oliva,
infatti, non ama nè la luce, nè il caldo, nè gli sbalzi di temperatura. 2)A differenza di certi vini che migliorano col passare del tempo, l'olio non ama invecchiare: è meglio, quindi, consumarlo entro diciotto mesi dall'imbottigliamento. 3)Il prezzo è un elemento di giudizio importante per la scelta dell'olio. Un prezzo troppo basso dovrebbe mettere in allarme il consumatore accorto. Sulla definizione del prezzo giocano, inoltre, la provenienza dell'olio e le eventuali indicazioni d'origine protetta 4)Il marchio DOP identifica la denominazione di un olio la cui produzione, trasformazione ed elaborazione ha luogo in un'area geografica ben definita. Il marchio IGP significa letteralmente indicazione geografica protetta ed identifica la denominazione di un olio il cui legame con il territorio risiede in almeno una delle fasi della produzione, trasformazione o elaborazione. Secondo i dati MiPAF (Ministero delle Politiche Agrarie e Forestali) - febbraio 2001 - in Italia sono 22 gli oli che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario DOP e uno il riconoscimento IGP. 5)L'olio extravergine è un prodotto ottenuto con procedimenti meccanici, mentre l'olio d'oliva è una miscela di olio d'oliva raffinato e olio vergine. L'olio extravergine riporta nell'etichetta l'indicazione di acidità non superiore all'1%, quello vergine al 2% e quello d'oliva all' 1,5%. 6)Per acidità si intende la valutazione espressa in peso dei radicali liberi presenti nell'olio. Gli acidi grassi presenti nelle olive, infatti, per effetto di enzimi presenti nel frutto stesso e di altri agenti esterni che intervengono durante il processo di estrazione, subiscono in piccola parte una scissione per cui si liberano nell'olio dei radicali (acidi grassi liberi). La bassa acidità è importante perché, tra l'altro, sui radicali liberi si innestano i possibili, successivi processi di ossidazione che rendono l'olio non più utilizzabile. 7)La Spagna e poi l'Italia, seguita dalla Grecia, dal Portogallo e dalla Francia. Nella nostra Penisola il primato spetta alla Puglia, seguita dalla Calabria, dalla Sicilia e dalla Campania. 8)Le denominazioni attualmente utilizzate sono quattro: olio extra vergine, olio di oliva vergine, olio di oliva e olio di sansa. 9)È importante, innanzitutto, sfatare un luogo comune: l'olio non si assaggia col pane, non si può giudicare la qualità dell'olio combinata con le sostanze presenti nel pane. Lo strumento indispensabile è un particolare bicchiere con fondo largo e bocca stretta in cui versare l'olio (circa 15 ml). L'olio va quindi portato alla temperatura di 28° C e il bicchiere va tenuto coperto fino al momento dell'assaggio. L'esame olfattivo si effettua prendendo il bicchiere coperto, inclinandolo e rigirandolo per distribuire l'olio il più possibile sulle superfici interne. Sollevato il coperchio si effettuano ispirazioni lente e profonde cercando di memorizzare attentamente le sensazioni olfattive. L'esame gustativo impone di trattenere in bocca l'olio in modo da percepire tutte le sensazioni: amaro, dolce, piccante, fruttato. Il "flavor" è la sensazione congiunta olfattiva, gustativa e tattile 10)Per ottenere condimenti impeccabili è opportuno scegliere, per le varie preparazioni, i tipi d'olio più adatti: uno fluido dolce e non eccessivamente strutturato per condire pesci in bianco delicati e uno sapido, aromatico, di media struttura per le bruschette, le insalate, le zuppe. Questo prezioso alimento è ideale anche per gli arrosti, i brasati e gli stufati. Un olio fruttato, dall'aroma intenso, è perfetto per cuocere ogni tipo di carne. L'olio trova utilizzo anche in pasticceria: è ottimo per insaporire e ammorbidire pasta brioche, pasta frolla, pasta brisèe, torte, bignè e soufflè. 11)Quando si afferma che l'olio d'oliva ha un alto punto di fumo si vuole sottolineare la sua attitudine alla cottura e soprattutto alla frittura per l'elevata resistenza, stabilità chimica e leggerezza: l'olio infatti resiste senza bruciare alle alte temperature; ha inoltre il pregio di non essere termolabile, conserva, quindi, a caldo, le proprie qualità 12)L'aspetto dell'olio non è importante ai fini della determinazione della qualità, che dipende invece dall'ulivo, dal luogo e dalla maturazione delle olive. Un olio può essere ottimo nei colori del giallo pallido o verde intenso, passando per tutte le sfumature intermedie. Le colorazioni e le sfumature rossastre, brune o grigiastre sono invece indice di alterazioni e di ossidazione 13)È possibile riutilizzare l'olio anche fino a sette volte osservando, però, alcune semplici regole: dopo la prima frittura lasciar raffreddare l'olio, filtrarlo con una garza pulita, riporlo in un barattolo ben chiuso e riutilizzarlo sempre con lo stesso tipo di cibo. 14)Oltre ai preziosi grassi vegetali l'olio d'oliva contiene sostanze benefiche quali la vitamina E e i polifenoli, entrambi antiossidanti. L'olio d'oliva favorisce le funzioni intestinali, può contribuire a prevenire e combattere l'arteriosclerosi, l'ipertensione e talune forme di diabete. |