SCARICHI IND. LATTIERO CASEARIA
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Le acque di scarico di una centrale del latte o di una industria lattiero casearia provengono dai lavaggi dei serbatoi, macchinari, tubazioni e pavimenti; a queste si possono aggiungere alcune perdite di latte dalle linee di lavorazione di confezionamento. L’inquinamento che ne deriva è di natura essenzialmente organica ed essa può essere eliminata per mezzo di sistemi di depurazione di tipo biologico.

FASI PER LA DEPURAZIONE D’UN INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA
 Un impianto di depurazione è composto da:
±    Grigliatura;
±    Sollevamento;
±    Accumulo e bilanciamento;
±    Correzione pH;
±    Trattamento biologico a biodischi;
±    Sedimentazione finale;
±    Digestione anaerobica a freddo dei fanghi;
±    Disidratazione meccanica dei fanghi;
GRIGLIATURA
La grigliatura per un’industria lattiero-casearia è di tipo manuale a barre inclinate con spaziatura di 20 mm.
SOLLEVAMENTO
Per la sua realizzazione sono previste delle pompe centrifughe sommerse in cui la portata massima è di 40m3/h. (Pari a due volte quella media).
BILANCIAMENTO
La vasca di accumulo e bilanciamento ha lo scopo di mediare le caratteristiche degli scarichi delle 12 ore di lavorazione dello stabilimento e di consentire il trattamento nel corso delle 24 ore della giornata.
CORREZIONE DEL PH
Questa correzione ha lo scopo di postare il p dei liquami a condizioni ottimali per il trattamento biologico attraverso l’aggiunta di sostanze acidificanti che sono dosate con pompe a pistone.
TRATTAMENTO A BIODISCHI
Il trattamento a biodischi è basato sul principio di far sviluppare la flora batterica sulla superficie dei dischi (polietilene) che compongono i biodischi , in parte immersi nel liquame, e in rotazione per ossigenare la biomassa.

.L’efficienza depurativa è largamente superiore a quella dei sistemi tradizionali, i costi di gestione e di esercizio sono notevolmente abbattuti.
TRATTAMENTO FANGHI
I nuovi sistemi adottati per l’eliminazione dei fanghi sono
±   
la digestione anaerobica a freddo;
±    la disidratazione meccanica.
 L’adozione di questi sistemi ha reso la gestione dell’impianto facile e poco costosa e inoltre i risultati operativi non possono essere ottenuti con altri sistemi.

Ad esempio la centrale del latte di Firenze presenta effluenti che hanno le seguenti caratteristiche:
±    Volume dello scarico giornaliero: 250 m3
±    Durata dello scarico: 12 h
±    Carico inquinante giornaliero (BOD5): 155 kg
±    pH dello scarico: 9-10
Queste caratteristiche medie di un effluente di un’industria casearia dipendono non solamente dalla quantità di latte lavorato, ma anche dalle tecnologie adottate nelle lavorazione e dal tipo di prodotti finali.

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