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CAMPIONARE L'ARIA
CAMPIONAMENTO INDOOR OUTDOOR dell'ITI
BTEX E PM2,5 - ANNO 2006 - CONCLUSIONI
BACK aria
che respiriamo
..........................................AGENTI INQUINANTI:
BENZENE:
è presente nei gas di scarico per combustione incompleta del carburante e per riarrangiamento molecolare di altri composti, soprattutto aromatici, durante il processo di combustione
le emissioni di benzene legate all'utilizzo di carburanti sono dovute per il 15% a perdite per evaporazione (1% al rifornimento e il 14% dal serbatoio) carburatore e condotti di adduzione, e l'85% ai gas di scarico

TOLUENE ETILBENZENE XILENI:
presenti in molti prodotti di uso domestico e didattico, oltre che dagli gas di scarico degli autoveicoli

Servizi di Igiene e Sanità Pubblica della ASL10
PROGETTO DI MONITORAGGIO - anno 2006 -

Realizzazione di campionamenti presso una aula della scuola
(aula 32 Triennio ITI) nei 4 giorni dei periodi:
a) 20-23 febbraio 2006
b) 20-23 marzo 2006
modalità:
1) campionamento di una sola aula (lontano dalla strada) per tutte le otto giornate;
2) campionamenti del PM2,5 anche all'esterno;

........................AGENTI INQUINANTI: POLVERI SOTTILI
Le polveri sottili sono costituite dall'insieme di tutto il materiale non gassoso in sospensione nell'aria. La natura delle particelle aerodisperse è molto varia: materiali organici vegetali (pollini e frammenti di piante), materiale inorganico prodotto da vento e pioggia, dall'erosione del suolo o dei manufatti ecc..
Nelle aree urbane il materiale particolato può avere origine da lavorazioni industriali, dall'usura dell'asfalto, degli pneumatici, dei freni, delle frizioni e dalle emissioni di scarico degli autoveicoli, in particolare quelli dotati di motore diesel. Il traffico è inoltre responsabile della dispersione di particelle carboniose, di composti inorganici e altri inquinanti.
- le particelle di diametro compreso tra 10 e 4 µm si fermano di norma nelle prime vie respiratorie per poi essere deglutite
- le particelle con diametro uguale o inferiore a 4 µm raggiungono gli alveoli polmonari.
- Le PM 2.5, ovvero quelle con diametro uguale o inferiore a 2.5 µm, raggiungono quindi gli alveoli.

OBIETTIVO delle misure di benzene, toluene, etilbenzene e xileni (btex) e PM2,5:
- stimare l'entità dell'inquinamento nelle scuole rispetto ad alcuni agenti chimici in relazione al traffico veicolare, alle modalità costruttive e di arredamento, ai prodotti utilizzati
- approfondire le conoscenze sull'esposizione degli "occupanti scolastici" a vari inquinanti chimici;
- stimare le relazioni tra l'inquinamento indoor ed outdoor
Obiettivi specifici del progetto:
1) Gli studenti devono conoscere i problemi di sanità pubblica relativi alla presenza negli ambienti indoor di polveri fini PM2,5, aldeide formica e benzene.
2) Gli studenti devono conoscere alcune tecniche di campionamento ed analisi per gli inquinanti ricercati (polveri fini PM2,50, aldeide formica e benzene).
3) Conoscere le concentrazioni di polveri fini PM 2,5 aldeide formica e benzene nella scuola.

TABELLA 1 - Campionamento ITI periodo dal 20 al 23 febbraio 2006
i valori sono espressi in µg/mc

 

 

PM 2,5

Aldeide formica

Aldeide acetica

Acroleina

Benzene

Toluene

Etilbenzene

m-xilene p--xilene

o-xilene

Interno 1° giorno

25,3

9,7

2,7

ILR

3,2

5,9

1,4

4,3

2,0

Esterno 1° giorno

14,6

1,8

1,7

ILR

4,3

7,1

1,5

5,3

2,2

Interno 2° giorno

17,8

8,5

3,1

ILR

3,6

6,0

1,5

5,4

1,8

Esterno 2° giorno

13,4

1,3

1,5

ILR

4,2

7,0

1,2

4,6

1,6

Interno 3° giorno

13,2

9,1

2,8

ILR

4,0

8,3

1,6

5,4

1,9

Esterno 3° giorno

15,8

1,2

1,5

ILR

4,1

8,6

1,6

5,7

2,0

Interno 4° giorno

18,7

7,8

2,8

ILR

2,5

3,7

0,7

2,1

1,3

Esterno 4° giorno

12,5

1,8

1,2

ILR

3,0

2,9

0,4

2,1

0,7

RIFLESSIONI SUL PROGETTO DI MONITORAGGIO EFFETTUATO

L'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Regione Toscana (ARPAT) esegue da molti anni un monitoraggio della qualità dell'aria mediante campionamenti in continuo di vari contaminanti, come previsto dalle norme specifiche.
Le valutazioni annuali fatte da ARPAT evidenziano una riduzione della concentrazione di alcuni inquinanti (SO2, CO, Pb), mentre per altri la situazione è critica.

Una di queste criticità è proprio determinata dalle elevate concentrazioni di particolato tipo PM 10: i dati di monitoraggio nei primi mesi del 2005 mostrano infatti che in molte centraline è stato superato il Valore Limite giornaliero 50 µg/m3 e il Valore Limite medio annuale di 40 µg/m3 (nel 2010 sarà di 20 µg/m3
La valutazione dell'esposizione per la popolazione generale a polveri sottili si basa generalmente sul monitoraggio della qualità dell'aria, generalmente in contesto urbano, facendo così una stima indiretta dell'entità dell'esposizione all'inquinante. La popolazione trascorre la maggior parte del suo tempo in ambienti confinati (indoor) e di conseguenza è difficile avere informazioni sulla reale esposizione non conoscendo le concentrazione all'interno di ambienti di vita. Tra gli ambienti confinati uno di particolare interesse è rappresentato da quello scolastico, in quanto rappresenta uno dei principali luoghi di vita dei ragazzi, che arrivano a trascorrerci anche otto ore al girono per 200 giorni l'anno.

TABELLA 2 - Campionamento ITI periodo dal 20 al 23 marzo 2006
i valori sono espressi in µg/mc

 

 

 

PM 2,5

Aldeide formica

Aldeide acetica

Acroleina

Benzene

Toluene

Etilbenzene

m-xilene p--xilene

o-xilene

Interno 1° giorno

53,7

9,0

3,4

ILR

6,5

12,3

2,3

6,8

2,8

Esterno 1° giorno

63,4

4,1

2,7

ILR

6,8

10,8

2,2

6,3

2,4

Interno 2° giorno

32,1

9,4

3,1

ILR

6,1

14,5

3,0

9,4

3,5

Esterno 2° giorno

33,8

2,9

1,6

ILR

6,7

18,3

2,8

10,8

4,0

Interno 3° giorno

21,0

8,4

2,2

ILR

5,0

15,6

2,5

7,6

2,6

Esterno 3° giorno

15,4

2,1

1,4

ILR

4,7

12,7

1,5

6,1

2,2

Interno 4° giorno

32,3

9,5

3,3

ILR

5,0

11,6

1,9

6,6

2,4

Esterno 4° giorno

20,2

2,1

1,9

ILR

4,9

16,5

2,4

7,2

2,4

I Servizi di Igiene e Sanità Pubblica della ASL della Regione Toscana fin dal 2005 hanno effettuato progetti che prevedevano la misurazione di particolato fine PM 2,5, aldeide formica e benzene nelle scuole. I dati del progetto permetteranno una prima stima sull'inquinamento indoor rispetto a questi inquinanti.
L'aldeide formica è un altro agente chimico interessante da studiare in relazione alla sua pericolosità per la salute, infatti dal 2004 è stata classificata come sostanza cancerogena certa (gruppo I) dalla IARC. Questo inquinante risulta, da vari studi eseguiti a livello internazionale, presente negli ambienti confinati e le concentrazioni sono più elevate rispetto a quelle dell'ambiente esterno.

INIZIO

 TABELLA  A

Concentrazione media  espresso in µg/mc

 

Interno

Esterno

Benzene

4,5

4,8

Toluene

9,7

10,5

Etilebenzene

1,9

1,7

Xileni

8,2

8,2

Aldeide formica

8,9

2,2

Aldeidi Acetica

2,9

1,7

Particolato
PM 2,5

26,8

23,6

L'analisi dei risultati, utilizzando come parametro di confronto la concentrazione media di tutte le misure (Tabella A), mostra valori analoghi tra interno ed esterno per i BTEX, leggermente superiori per l'interno per le PM 2,5, mentre per le aldeidi i valori interni sono più alti, come avviene normalmente.
Gli stessi valori misurati all'interno ed all'esterno evidenziano che l'ambiente esterno è la fonte primaria dell'inquinamento dell'aula oggetto dell'indagine.
- traffico: per quanto riguarda benzene e etilbenzene, il traffico veicolare e' la fonte primaraia dell'inquinamento indoor nelle scuole; e' stata osservata una associazione statisticamente significativa tra il benzene presenti all'interno delle aule e l'intensita' di traffico automobilistico;
- inquinamento indoor: per quanto riguarda toluene e xilene, le fonti primarie dell'inquinamento indoor nelle scuole sono sorgenti interne; per quanto riguarda etilbenzene e m- e p-xilene, hanno le stesse sorgenti interne.
TABELLA DI CONFRONTO PER PM 2,5 - campionamenti estesi a tutte le scuole della regione:
- dall'analisi dei dati complessivi le PM 2.5 presentano concentrazioni più alte all'interno che all’esterno (centraline di rilevazione);
- non è emersa alcuna relazione con il traffico automobilistico esterno, si presume quindi che la natura chimica delle polveri sia molto diversa (polvere inorganica, polvere di gesso, ecc.) da quella che si ritrova in strada.
- la polverosità riscontrata potrebbe essere connessa alla presenza di molti allievi che si muovono contemporaneamente sollevando le polveri sedimentate specialmente durante l’intervallo e alla fine di ogni ora di insegnamento;
TABELLA DI CONFRONTO PER IL BENZENE
campionamenti estesi a tutte le scuole della regione
-
e' stata osservata una associazione statisticamente significativa tra il benzene presenti all'interno delle aule e l'intensita' di traffico automobilistico;
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