PRIMO LEVI
IL SISTEMA PERIODICO
"IL PIOMBO"
COMMENTO:
 

In questo brano il protagonista di nome Rodmund è l'ultimo di una famiglia che da generazioni tramanda ai suoi membri maschi l'arte del riconoscere e estrarre il piombo da alcune rocce bianche e pesanti.
Questa attività fa diventare ricchi ma fa morire giovani.
Nel suo paese non c'è più piombo e Rodmund decide di andarsene per cercare altri giacimenti di questo minerale, li trova oltre il mare in un isola in cui si stabilisce e in cui sente i primi sintomi della malattia che lo sta colpendo, infatti i sui denti diventano deboli e azzurri, le sue gambe e le sue mani iniziano a tremare.
Il protagonista si preoccupa molto di tramandare la propria abilità ad un figlio maschio anche se sa che questo lavoro lo porterà alla morte. Il protagonista sa del pericolo e sa della malattia che colpisce tutti quelli che fanno il suo lavoro, la sua "arte", ma lo fa perché è l'unica cosa di cui è veramente appassionato e anche perché la sua vita può essere agiata.
ANNOTAZIONE sul racconto
Per alcuni critici in questo racconto Primo Levi fa riferimento alla Sardegna, infatti il protagonista Rodmund fonda il villaggio minerario di Bacu Abis e "bacu" in sardo vuol dire "valle o gola tra due montagne".
Ma il suo interesse per l'isola, che nel racconto chiama "Icnusa", deriva probabilmente da un viaggio fatto nel 1973 poco prima della pubblicazione del libro in cui descrive così il paesaggio "…quella è una terra di rocce e d'erbe, amari e selvaggi, e la gente, sembrava forte e semplice… il paese dei metalli è da ubriacarsi…" Si può supporre che l'autore abbia modificato la versione del racconto del 1941 includendo le sue impressioni sulla Sardegna dopo quel breve viaggio.

NOTE BIOGRAFICHE
Primo Levi nasce nel 1919 a Torino, da una famiglia ebraica. Nel 1934 si iscrive al liceo D'Azeglio di Torino, celebre perché vi insegnavano docenti illustri e oppositori del fascismo, e poi alla facoltà di chimica si laurea nel 1941.
Nel 1943 si rifugia sulle montagne sopra Aosta, unendosi ad altri partigiani, però viene quasi subito catturato dalla milizia fascista e un anno dopo internato nel campo di concentramento di Fossoli e successivamente deportato ad Auschwitz.
Viene liberato il 27 gennaio 1945, anche se il suo rimpatrio avverrà solo nell'ottobre.
Nel 1947 pubblica "Se questo è un uomo" in cui ripecorre la sua esperienza nel lager.
Nel 1963 pubblica il suo secondo libro "La tregua" col quale vince il premio Campiello. Altre opere da lui composte sono le raccolte di racconti "Storie naturali", con il quale gli viene conferito il Premio Bagutta; "Vizio di forma", "Il sistema periodico", una raccolta di poesie !L'osteria di Brema", i romanzi "La chiave a stella" e "Se non ora quando", e infine, nel 1986 "I Sommersi e i Salvati", riflessione sull'universo concentrazionario.
Muore suicida l'11 aprile 1987.