PAROLE CHIAVE NELLA VITA DEI GIOVANI:
.....RISCHIARE
PERCHE'?
BACK
sicurezza
in cattedra
Una riflessione degli studenti con l'Insegnante di Religione
SCOPO DELLA VITA
LE RELAZIONI INTERPERSONALI
AUTOCONTROLLO
SCOPO DELLA VITA
 

Passato -presente- futuro: la vita.
Il passaggio dalla fanciullezza alla maturità. Un insieme di sensazioni un cammino che tutti noi percorriamo con uno scopo.
Dio ci ha dato l'opportunità di scegliere, è chiaro che lo scopo deve portare a una nostra serenità, e che varia a seconda dell 'età e delle persone.
Qualcuno ce lo può avere nell ' andar bene a scuola e successivamente ad aver una buona posizione nel lavoro, ma dal punto di vista cristiano Dio che ci propone?


Da domani sarò triste, da domani.
Ma oggi sarò contento.
A che serve essere tristi, a che serve?
Perché soffia un vento cattivo?
Perché dovrei dolermi oggi del domani?
Forse il domani è buono
forse il domani è chiaro. Forse domani splenderà ancora il sole
e non vi sarà motivo di tristezza.
Da domani sarò triste, da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento.
E a ogni amaro giorno dirò:
"Da domani sarò triste. Oggi no"


Questa poesia è stata scritta da un ragazzo ebreo, mentre si trovava nel ghetto di Varsavia, che sostiene che la vita va amata anche nelle situazioni negative, questo è un grande aiuto per la nostra serenità.
Per star bene bisogna aver un buon rapporto con noi stessi, per questo oltre al passato, oltre all 'attimo fuggente, si deve guardare al futuro.
" La persona umana è fatta di ideali, di desideri, di tensioni, di sogni, di progetti. Siamo fatti per dimorare nella casa del domani." - K. Gibran, poeta libanese.
Del resto la vita è come un libro, è anche importante per il futuro imparare dai nostri errori, per non ripeterli e saper rialzarsi dopo le cadute, crescendo scopriamo le nostre attitudini, che devono esser messe al servizio degli altri.
Al giorno d 'oggi al centro di tutto c'è il lavoro, è giusto perché bisogna guadagnarsi il pane con il lavoro, ma questo non deve calpestare i valori della giustizia, cioè non deve sfruttare i poveri per arricchire i ricchi.

Il lavoro è un atto di saggezza che produce benessere, ma non sempre la felicità.

LE RELAZIONI INTERPERSONALI
 
INIZIO

Prima di parlare di relazione interpersonale ci viene spontaneo pensare al concetto che ognuno di noi ha verso se stesso. Questo concetto ci è dato sempre, fin dalla nascita, dalle persone che ci stano intorno.
Si acquista un'immagine di se, a seconda del modo in cui gli altri ci trattano e delle esperienze che affrontiamo che, con il tempo, ci portano ad avere una certa autostima o al contrario ad essere insicuri ed ansiosi.
Ciò che impariamo per diventare noi stessi, passa attraverso a continue relazioni interpersonali.
Iniziamo con i nostri genitori, poi crescendo il nostro mondo si amplia, e le relazioni diventano innumerevoli e anche più difficili.
Così l'individuo diventa consapevole attraverso l'esperienza e l'educazione, di ciò che è bene e di ciò che è male.

Diventando grandi, il riferimento non è più il mondo protetto dell'infanzia, ma se stessi, la nostra coscienza e il nostro rispetto verso gli altri.
Entrare in rapporto con gli altri è un bisogno dell'essere umano. Amicizia, amore, rispetto, fiducia, affetto, sono tutte espressioni che l'uomo ha creato, per spiegare la natura delle sue relazioni, che non sono soltanto limitate alle persone che ci circondano e tutte le cose a cui ci rapportiamo.
L'essere umano si preoccupa di solito della propria immagine e dell'impressione che lascia di se agli altri. Ovviamente esistono incontri sia positivi sia negativi, ma anche la relazione più errata ci può dare un importante insegnamento.

CAMALEONTE
AUTOCONTROLLO
 
INIZIO
Fra tutti gli esseri viventi esistenti sulla terra, l'uomo è l'unica creatura dotata di intelligenza e di libero arbitrio, l'unico essere in grado di comprendere il complesso processo della vita, da ricordare e utilizzare il passato, di vivere consapevolmente il presente, di progettare il futuro e di operare in piena libertà e coscienza.
Purtroppo però ora stiamo attraversando un momento in cui più frequentemente ha il sopravvento l'individualismo, il particolarismo e lo sfrenato consumismo; sembra che l'uomo abbia perso quella capacità innata o acquisita di frenare la spontanea espressione di emozioni, sentimenti o pensieri, sembra aver perso quello che comunemente viene chiamato autocontrollo.
La nostra esistenza è colpita da numerosi conflitti di varia entità, conflitti dove due o più persone entrano in opposizione o in disaccordo e l'importante sarebbe apprendere delle modalità per riuscire nella gestione di un conflitto, riuscire cioè a capire gli interessi, (quello che entrambi desiderano) e i bisogni (quello che entrambi devono ottenere) sempre però nel rispetto l'uno dell'altro, attraverso l'unico canale che lega tutto il sistema: la comunicazione.
L'ideale sarebbe avere una alta attenzione per se stessi e per gli altri in modo da riuscire a trovare una collaborazione
INIZIO