RISCHIO E PREVENZIONE NELLA SCUOLA |
SICUREZZA NELLA SCUOLA E EMERGENZE
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Studiare in un ambiente sicuro e confortevole è un diritto
degli studenti: per tutelare la loro sicurezza, ma anche quella del personale
e dei docenti che lavorano negli istituti scolastici, il legislatore ha
previsto l’estensione del decreto legislativo 626 del 1994 in materia
di sicurezza nei luoghi di lavoro anche al settore scuola. (Completano
le norme sulla sicurezza nelle istituzioni scolastiche ed educative, il
decreto ministeriale 382 del 29 settembre 1998 e la circolare 119 del
Ministero della Pubblica Istruzione del 29 aprile ’99).
COMPITI DEL CAPO DI ISTITUTO, in quanto datore di lavoro secondo il Decreto Legislativo 626,sono i seguenti: |
valutare gli specifici rischi dell'attività svolta nella scuola; | dare priorità alla riduzione alla fonte dei rischi, con sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che lo è meno o, se possibile, con ciò che non lo è affatto; | designare il responsabile del servizio di prevenzione
e protezione SPP designare gli addetti al servizio di prevenzione e protezione designare il medico competente per le attività lavorative |
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elaborare un documento di valutazione dei rischi; DVR |
rispettare
i principi ergonomici dello svolgimento delle attività e dell’organizzazione
del lavoro |
Una volta definito il documento di valutazione del rischio, il dirigente scolastico elaborerà il piano della sicurezza, programmando e mettendo in atto le misure di prevenzione adeguate | |||
designare i lavoratori addetti alle misure di prevenzione degli incendi, di evacuazione del personale in caso di pericolo grave, di salvataggio e di pronto soccorso ("figure sensibili") | gestire le misure di protezione collettiva, i piani di emergenza, evacuazione, pronto soccorso; fornire ai lavoratori e agli studenti informazione e formazione e, se necessario, dispositivi di protezione individuale e collettiva |
CHE COS'È UN'EMERGENZA |
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Una situazione di
pericolo, un fatto o una circostanza imprevista
rappresentano un'emergenza. Un'emergenza costringe quanti la osservano e quanti per disgrazia eventualmente la subiscono, a mettere in atto misure di reazione a quanto accade, dirette alla riduzione dei danni possibili e alla salvaguardia delle persone. L'emergenza impone a lavoratori di essere attenti e consapevoli che i limiti della sicurezza propria, altrui, e/o delle cose, stanno per essere superati e che occorre agire per impedire il diffondersi del danno. COSA OCCORRE FARE SE SI VERIFICA UN'EMERGENZA Essendo l'emergenza un fatto imprevisto, per sua stessa natura, coglie di sorpresa tutti i presenti. L'azione più istintiva è sempre la fuga anche se questa potrebbe rivelarsi la scelta peggiore. FUGGIRE sconsideratamente significa, probabilmente, far procedere la situazione di emergenza con danni ingenti alle persone e forse anche alle strutture . Procedere invece con contromisure semplici, come azionando un estintore, chiamando il numero di emergenza predisposto, avvisare i responsabili, significa limitare il danno. L'esistenza di un PIANO D'AZIONE programmato consente di agire secondo procedure che il soggetto o i soggetti consapevoli dell'emergenza in atto potranno attuare rapidamente per promuovere contromisure adeguate alla risoluzione degli imprevisti con il minimo danno per sé e per gli altri. |
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PRINCIPALI RISCHI: |
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rischi di natura infortunistica (rischi per impianti elettrici non a norma, rischio incendio, rischio per presenza di sostanze pericolose, per apparecchi difettosi, ...) | rischi di natura igienico-ambientale (dovuti a uso di agenti chimici, fisici o biologici nei laboratori scolastici) | .rischi da inquinamento esterno (atmosferico, elettromagnetico, acustico) | rischi ambientali (sismico, idrogeologico, vulcanico,
industriale); rischi da inquinamento interno (amianto o radon) |
Cosa FARE in caso di situazioni di emergenza? 1) avere un piano di emergenza che comprende un piano antincendio ed un piano di evacuazione: la popolazione scolastica deve esser informata e formata sul segnale di allarme che segnala l’emergenza, su come proteggersi, come uscire dall’aula e altri comportamenti da tenere in caso di emergenza. 2) conoscere le strutture, gli impianti, i mezzi di protezione e di estinzione, le vie di uscita e di emergenza; impianti di illuminazione di emergenza, segnaletica per le vie di fuga, scale di sicurezza, porte con chiusura antipanico, esposizione della planimetria della scuola con l’indicazione delle vie di fuga e dei presidi antincendio. Inoltre deve esserci un servizio di pronto soccorso. Come proteggersi da fonti d’inquinamento esterne o interne? Per le fonti di inquinamento invisibili come l’amianto e il radon: le amministrazioni sono obbligate ad effettuare azioni di monitoraggio e bonifica seguendo le modalità stabilite dalle Asl. Dare attuazione a misure di analisi dei rischi e prevenzione su: Impianto elettrico / Riscaldamento Illuminazione/ Arredi/ Servizi igienici/ Barriere architettoniche/ rischi legati ad attività svolte in ambienti specifici con modifiche dei cicli di lavorazione, dei macchinari o delle sostanze impiegate |
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