NICOTINA E TABACCO
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I primi europei ad osservare il
fumo del tabacco furono gli uomini degli equipaggi che accompagnarono
Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo. Nel secolo seguente, il fumo del tabacco
si diffuse in tutto il mondo, nonostante l'energica opposizione ufficiale.
Il tabacco venne chiamato Nicotiana tabacum in onore di Jean Nicot, che
promosse l'importazione e la coltivazione della pianta convinto che avesse
proprietà medicinali. Per le sigarette vengono utilizzate foglie di tabacco
essiccate e trattate con diversi additivi aromatici che ne migliorano
il sapore. La combustione del tabacco genera circa 4000 composti e il fumo può essere diviso in una fase gassosa e una particolata. Nella fase gassosa sono presenti: -sostanze irritanti come l'acido cianidrico, l'acroleina, la formaldeide, l'ammoniaca, il monossido di carbonio e l'acido prussico, che sono immediatamente dannose per l'apparato respiratorio. Queste sostanze ostacolano i meccanismi di difesa dei polmoni, si favoriscono le infezioni perché gli organi sono più esposti e indeboliti; l'azione di questi componenti a lungo andare può provocare tosse, un'eccessiva secrezione del muco e, con il passare del tempo, anche patologie come bronchite cronica e l'enfisema polmonare. -il monossido di carbonio si sprigiona dalla sigaretta accesa e viene immesso nei polmoni con la respirazione riducendo la possibilità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. Altre sostanze che compongono la fase gassosa del fumo di tabacco sono ossidi d'azoto, nitrosamine volatili, composti solforati volatili, nitrili e altri composti azotati, idrocarburi volatili e alcoli. Nella fase particolata sono presenti: -il catrame è composto a sua volta da centinaia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e sulle corde vocali. Le più pericolose sostanze che sono comprese sotto il nome di catrame sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici. -24 tipi di metalli tra cui il cadmio che nel sangue dei fumatori è superiore di 3-4 volte rispetto ai non fumatori. |
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Sicuramente l'elemento che maggiormente da assuefazione e che fa del fumo una delle tossicodipendenze più pericolose è la nicotina contenuta nella sigaretta. La nicotina è un forte alcaloide naturale che è presente nelle foglie del tabacco con una percentuale di concentrazione compresa tra lo 0.2 e l'8% (ma generalmente è compresa tra l'1 e il 2%); questa quantità non è particolarmente tossica perché la sostanza viene rapidamente eliminata dal fegato. La nicotina è un eccitante che accelera i battiti cardiaci e sottopone il cuore ed un maggior lavoro, ma i suoi effetti sul SNC sono anche più duraturi: l'inalazione del fumo è un metodo straordinariamente efficace per apportare nicotina al cervello dove si verificano alterazioni a livello psichico e si crea la dipendenza: chi l'aspira si abitua con facilità e desidera altra sostanza fino a quando non riesce più a farne a meno. Viene assorbita a livello polmonare, entra nel circolo sanguigno e raggiunge il cervello in 8-10 secondi dove stimola la liberazione di un mediatore chimico (dopamina) e modifica la trasmissione degli impulsi nervosi attivando funzioni celebrali legati all'attenzione, alla concentrazione e all'umore; inoltre viene favorito il rilassamento e si determina la riduzione di stress. La nicotina è anche responsabile della diminuzione dello stimolo della fame e del calo ponderale che spesso si determina nei fumatori. |
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La nicotina dà dipendenza e quindi anche crisi di astinenza in caso si voglia smettere di fumare: questa è caratterizzata da una voglia irrefrenabile di fumare, irritabilità, aumento dell'appetito, e difficoltà a dormire; questi sintomi si manifestano appena poche ore dopo la sospensione e raggiungono la loro massima intensità nei giorni successivi per durare addirittura per circa 4 settimane. La dipendenza da nicotina non è molto diversa da quella di altre droghe come ad esempio la cocaina e le anfetamine e sembra addirittura che la nicotina abbia persino un maggior potere di indurre alla dipendenza di quanto ne abbiano altre sostanze è per questo che negli ultimi anni è stata dichiarata droga a tutti gli effetti. |
Oggi dopo lunghi studi si può affermare che il fumo è uno dei maggiori pericoli per la nostra vita e che uccide più vite umane di qualunque altra malattia (nei fumatori il tasso di mortalità è 1,7 volte superiore a quello dei non fumatori). Ogni anno nel mondo muoiono 3 milioni di persone per le conseguenze del tabagismo, specialmente nelle nazioni industrializzate. Migliaia di morti per cancro sono dovute al fumo di tabacco: infatti nel tabagista il calcinoma polmonare ha una frequenza 20 volte superiore che tra i non fumatori. E' certo che il fumo abbrevia la vita dei fumatori di 8,3 anni secondo alcuni studi, altri parlano di 12 anni, ma tutti sono concordi nel dire che i fumatori muoiono precocemente sacrificando una buona parte della loro vita al piacere del fumo. Il fumo può portare a molte patologie del sistema circolatorio come: l'aumento della pressione sanguigna, l'arteriosclerosi, patologie dei vasi coronarici, restringimento delle arterie renali, restringimento dei vasi delle gambe. Un altro problema dovuto al fumo di sigarette e che non riguarda il fumatore stesso è il fumo passivo. E' stato studiato che il rischio cancerogeno nei partner di fumatori aumenta incredibilmente, questo rischio aumenta anche in relazione all'intensità dell'esposizione. Quindici milioni di persone sono vittime di fumo passivo e una gran parte di essi sono bambini, secondo l'ISTAT il 50% dei minori di 14 anni vive con un fumatore in casa, rischiando in un futuro di diventare anch'essi fumatore. |