I tensioattivi sono principalmente di quattro tipi: ANIONICI - CATIONICI - ANFIONICI - NON IONICI
ANIONICI. Sono in gran parte rappresentati dai saponi, cioè sali di acidi carbossilici. In tutti questi casi Me+ può essere lo ione positivo di un metallo alcalino, lo ione ammonio (NH4+) o altri, più rari, cationi.
Bisogna tener presente che questo tipo di tensioattivi ha azione scadente nei confronti di acque dure (cioè ricche di ioni Ca2+ e Mg2+).
Infatti, in questo caso, esso, prima di funzionare da tensioattivo, reagisce coi suddetti cationi, precipitando come loro sale.
CATIONICI.  Questi tensioattivi sono detti anche saponi invertiti. Il motivo di questa loro denominazione è che, rispetto ai normali saponi (quelli anionici) hanno carica positiva sulla parte organica, che in questo caso è legata a un controione di carica negativa. La carica positiva è, in ogni caso, localizzata su un atomo di azoto dove X- può essere un alogenuro o H2PO4- o HSO4-.
La parte lipofila di questi tensioattivi è formata da uno o due dei gruppi legati all’azoto costituiti da una lunga catena idrocarburica.
Tipici esempi di saponi invertiti sono quelli in tabella accanto (alogenuri di piridinio / di alchilammonio etossilato).
Il più importante impiego di questi saponi è quello dei battericidi, ma vengono usati anche per sterilizzazioni e in soluzioni disinfettanti
ANFIONICI. In questi tensioattivi la parte idrofila è una struttura dipolare intramolecolare; essi vengono prodotti da alcune ammine e certi aloacidi. Alcuni esempi sono alchilbetaine/ alchilamminopropionato.
NON IONICI. Nella loro molecola ci sono sedi di polarità, ma non ioni. La parte idrofila è un insieme di funzioni organiche polari, quella lipofila è sempre di natura idrocarburica.Tra gli altri ricordiamo dietanolammidi etanolammide ossido di alchildimetilammina