LEFFETTO SERRA |
DESCRIZIONE DEL FENOMENO
Negli ultimi venticinque anni la
preoccupazione di conoscere come le attività umane possono alterare latmosfera
della Terra è drammaticamente cresciuta.
E' ormai chiaro che la composizione atmosferica sta cambiando e che gravi sono le
conseguenze di questi mutamenti, sia quelli finora osservati sia quelli previsti in
futuro.
I grandi problemi dellimpoverimento dellozono stratosferico, delleffetto
serra e della diffusione planetaria dellinquinamento dellaria sono tra loro
collegati in vari modi. La crescita della popolazione mondiale e la conseguente maggior
richiesta denergia, cibo ed acqua ne sono una causa specifica. Altre correlazioni
sono egualmente dinteresse, specialmente per coloro che hanno il compito di definire
politiche di risposta a questi problemi. Limpoverimento dello strato dozono
stratosferico e leffetto serra sono strettamente connessi in quanto i cloro
fluorocarburi, che giocano un ruolo importante nellimpoverimento dellozono
atmosferico, sono anche dei gas serra molto potenti. Inoltre il raffreddamento della
stratosfera, causato dalleffetto serra, a sua volta altera la chimica
dellatmosfera e accelera di conseguenza limpoverimento dellozono.
Esistono altre correlazioni causa - effetto tra questi problemi atmosferici su scala
globale: ad esempio, luso dei combustibili fossili, immette nellatmosfera non
solo gas serra ma anche altri inquinanti che sono trasportati a lunghe distanze.
Leffetto serra può essere compreso
in termini di quantità globale media annua denergia radiante del sistema Terra -
atmosfera. Questo sistema emette verso lo spazio radiazioni a lunghezze donda
elevata di circa 236 Watt per mq, che compensano le radiazioni a lunghezza donda
più corta provenienti dal sole. Ad una temperatura di 15°C la superficie terrestre
irraggia circa 390 Watt per mq. La riduzione delle radiazioni ad elevata lunghezza
donda verso lo spazio, per leffetto dellatmosfera, è causa
delleffetto serra.
I più importanti componenti atmosferici ,al di sotto di 6 Km d'altezza, che
contribuiscono alleffetto serra sono lacqua, il biossido di carbonio e le
nubi. Alcuni calcoli dimostrano che senza leffetto serra, a parità di
radiazioni solari e di coefficiente di riflessione diffusa, la temperatura media sulla
superficie della terra sarebbe di circa 19°C.
La superficie calda della terra irradia verso lo spazio delle radiazioni , in
particolare quelle infrarosse: queste sono assorbite e riflesse dall'anidride carbonica
( 13000/19000 nm) e dal vapor d'acqua ( 4000 / 7000 nm) che si comportano
perciò come un vetro che trasmette prontamente la luce ma riflette linfrarosso. Per
questa ragione il vetro è tanto utile nelle serre durante il periodo invernale:
lenergia visibile passa attraverso il vetro, viene assorbita nel terreno della serra
e trasformato in calore, e viene di nuovo irradiato dal terreno sotto forma di energia
infrarossa, che nuovamente raggiunto il vetro della serra, rimbalza e viene trattenuta
sotto forma di calore.
Questo spiega il calore che si trova
allinterno di una serra non riscaldata in una bella giornata dinverno:
così quanto maggiore è la concentrazione di anidride carbonica nellaria,
tanto maggiore è la quantità di radiazione solare che viene trattenuta dalla terra sotto
forma di calore.
Negli ultimi decenni questequilibrio è stato alterato dallaggiunta
nellatmosfera di gas che aumentano leffetto serra, ed ai quali ci si riferisce
come "gas serra". Le concentrazioni atmosferiche dei gas serra sono aumentate a
causa delle attività umane. Questi gas, soprattutto il biossido di carbonio CO2, il metano, lossido nitroso, i
clorofluorocarburi e lozono troposferico, anche a basse concentrazioni, possono
modificare significativamente lequilibrio radiante del sistema terra
atmosfera. Assumendo che le attuali tendenze si mantengano costanti, si possono eseguire
stime approssimative della quota del riscaldamento globale di ciascun gas e settore
dattività tra il 1980 e il 2030; quindi se ne può trarre due utili considerazioni
:
- in primo luogo, se le tendenze attuali dovessero continuare, il biossido di carbonio
continuerebbe a contribuire alla metà circa del riscaldamento globale per i prossimi 40
anni;
- in secondo luogo, alleffetto serra contribuiscono i settori energia,
deforestazione, agricoltura e industria , nelle misure riportate nel prospetto seguente,
di difficile diminuzione e controllo.
CONTRIBUTO DEI GAS SERRA PER SETTORE, VALORI % | ||||||
CO2 |
CFC |
CH4 |
O3 |
NO2 |
TOT |
|
ENERGIA |
35 |
------- |
4 |
6 |
4 |
49 |
DEFORESTAZIONE |
10 |
------- |
4 |
------- |
------- |
14 |
AGRICOLTURA |
3 |
------- |
8 |
------- |
2 |
13 |
INDUSTRIA |
2 |
20 |
------- |
2 |
------- |
24 |
% DI RISC. PER GAS |
50 |
20 |
16 |
8 |
6 |
100 |
Questultimo
dato comunque dipende dal mantenimento delle tendenze attuali delle emissioni di
clorofluorocarburi.
Il completo adempimento del protocollo di Montreal ridurrebbe i contributi dei
clorofluorocarburi al riscaldamento globale della metà del valore previsto per il 2030.
Non sono possibili previsioni affidabili sui futuri tassi demissione dei gas serra
che dipendono da fattori sociali, politici tecnici ed economici; e visto che le previsioni
sulla temperatura globale si basano anche su modelli che presentano ovvii limiti, i
risultati di queste analisi devono essere considerati come "scenari realistici"
che danno unidea dellampiezza dei mutamenti che si potrebbero verificare. Le
incertezze sullentità degli effetti tra i sistemi fisici, chimici e biologici
aumenta la difficoltà di valutare gli effetti potenziali del cambiamento climatico.
EFFETTI SULL'AMBIENTE
La tabella presenta alcune importanti Assemblee
Internazionali che si sono svolte negli anni passati, aventi come tema il miglioramento e
la conservazione dell'ambiente e lo studio degli effetti nel tempo delle sostanze emesse
dalle attività umane; importante al riguardo la CONFERENZA
di RIO de JANEIRO che ha portato notevoli innovazioni.
E difficile prevedere le conseguenze dei cambiamenti del clima
sullagricoltura, sulle foreste, sul settore energetico, sui sistemi acquatici ecc.
Metà dellumanità vive nelle regioni costiere e pertanto notevole attenzione è
stata rivolta ai potenziali cambiamenti del livello del mare a seguito del riscaldamento
del pianeta. Le osservazioni del fenomeno hanno mostrato che nei 100 anni passati il
livello del mare è salito, in media di circa 10 cm. E stato inoltre calcolato che
il riscaldamento globale indotto dai gas serra accelererà questa crescita del livello del
mare, con aumenti di circa 20 cm per il 2030 e di 65 cm per la fine del prossimo secolo
(inondazioni su isole e laguna di Venezia, sulla Pianura Padana, su zone costiere del
centro e sud Italia e in Sardegna e Sicilia orientale, per un totale di circa 5000 Km
quadrati). Questi cambiamenti sarebbero la conseguenza dellespansione termica
dellacqua del mare e dello scioglimento dei ghiacciai terrestri. La velocità di
crescita del livello del mare potrebbe essere 3-10 volte maggiore della media di 10 cm per
decennio, osservata nel secolo scorso. Gli effetti dellinnalzamento del livello del
mare includeranno: lerosione delle spiagge e dei profili costieri, i cambiamenti
nelluso dei suoli, la scomparsa di zone umide, i cambiamenti nella frequenza e
gravità delle inondazioni, e danni alle strutture costiere ed ai servizi portuali nonché
ai sistemi di gestione delle acque.
Lagricoltura conoscerà nei prossimi decenni
importanti trasformazioni, alcune collegate ai cambiamenti climatici ed altre ai
cambiamenti tecnologici socio- economici ed ambientali. Dato che non è possibile fare
previsioni dettagliate sui cambiamenti regionali del clima, in conseguenza
dellaumento delleffetto serra, non è possibile prevedere i cambiamenti
indotti dal clima sullagricoltura. Finora gli studi sono stati piuttosto concentrati
sulla vulnerabilità dei sistemi agricoli rispetto ai cambiamenti del clima in particolari
regioni. Cè accordo nel ritenere che questi cambiamenti, associati al riscaldamento
globale, provocheranno spostamenti intra - regionali della produttività agricola.
Nellipotesi che il riscaldamento non sia così repentino, le attività di ricerca
agronomica dovrebbero consentire un nuovo adattamento del settore ed il mantenimento delle
scorte alimentari mondiali, anche se con alcune disfunzioni locali. Un incremento rapido
della temperatura potrebbe invece condurre a riduzioni più incontrollate nella
disponibilità di cibo.
Numerose proiezioni sono state fatte sulle emissioni dei gas serra nei prossimi cento
anni, sulle concentrazioni di questi gas nellatmosfera e sulle conseguenze per la
temperatura della superficie globale. Recenti valutazioni suggeriscono che se le emissioni
continueranno a crescere come nel recente passato, la temperatura globale aumenterà nel
prossimo secolo di circa 0.3 °C ogni dieci anni. Ciò provocherebbe un aumento della
temperatura globale media di circa 1°C al di sopra del valore attuale per il 2025, e di
circa 3°C prima della fine del prossimo secolo. Daltra parte, le misure di
riduzione delle emissioni potrebbero ridurre la velocità del cambiamento della
temperatura superficiale globale a circa 0,1°C per decennio.