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TRADIZIONALE - GUIDATA - INTEGRATA - BIOLOGICA - FITOFARMACI |
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La lotta ai parassiti e alle malattie dell'olivo
si compie oggi con diverse modalità: - ![]() - ![]() - ![]() Questi ultimi due sistemi di lotta fanno parte di quella che viene chiamata AGRICOLTURA SOSTENIBILE, cioè a minore impatto ambientale, con minor grado di contaminazione, rispettosa degli ecosistemi. |
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LOTTA TRADIZIONALE O A CALENDARIO AI PARASSITI DELL'OLIVO |
INTERVENTI
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prevede
l'uso di prodotti chimici in fasi vegetative prestabilite considerate
a rischio (prefioritura, maturazione delle olive ecc.) indipendentemente
dalla presenza o meno del parassita e del suo grado di pericolosità; viene
impiegata per esigenze produttive pressanti, spesso con ignoranza delle
conseguenze sul prodotto e sull'ambiente.
Vengono impiegati soprattutto erbicidi e pesticidi, con numerosi interventi, a calendario, senza verificare la presenza dell'infestante. Conseguenze: depauperamento della fertilità del terreno, spesso erosione, distruzione della flora microbica del terreno, contaminazione di ambiente e prodotto (oliva e olio), spargimento del principio attivo anche in altre matrici vegetali o alimentari vicine. |
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LOTTA INTEGRATA (o AGRONOMICA) AI PARASSITI DELL'OLIVO (DPR 290/2001) |
CONOSCENZE DI
PARTENZA |
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![]() tavola degli infestanti dell'olivo |
![]() trappole |
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PESTICIDI E FITOFARMACI/FITOSANITARI | ||
Pesticidi e fitofarmaci rappresentano un sensibile
e delicato campo dell'agricoltura italiana: i problemi sono di conoscere
con precisione da chi vengono prodotte queste sostanze, dove vengono formulate,
come e quanto sono impiegate, quale azione possono svolgere e su quali
specie, come effettivamente vengono effettuati (e se sono sufficientemente
metodici) i controlli analitici sui residui che si trovano sulla frutta
e sulla verdura; al riguardo occorre notare che risultano disponibili
statistiche annuali e indagini specifiche sia nazionali che regionali,
messe a disposizione dall'ARPAT .
I fitofarmaci sono sostanze che, intervenendo nel ciclo biologico di un vegetale, apportano modificazioni alla produzione o agiscono come farmaci per la cura di alcune malattie. I pesticidi inibiscono o uccidono organismi dannosi, quindi sono veleni: è la loro funzione specifica. Questi prodotti sono composti chimici studiati per debellare la "peste" dei campi, gli insetti parassiti, le muffe e le malerbe infestanti. Sono composti molto diversi, che vanno da estratti di piante come il piretro, a sali e olii minerali, fino ai più sofisticati composti organici, quelli le cui interazioni con l'ambiente e col corpo umano sono ancora poco conosciuti. Essi possono essere assorbiti per inalazione, per contatto cutaneo, o attraverso l'apparato digerente. Sulla base della tossicità acuta, queste sostanze vengono catalogate in vario modo: - secondo un vecchi criterio (DPR 1255/68), in quattro classi tossicologiche, dalla prima, che comprende le sostanze il cui uso può causare un'intossicazione mortale, e via via scendendo, intossicazione grave, intossicazione lieve, fino ai "rischo trascurabili" della quarta classe. La tossicità acuta è calcolata sul parametro detto "dose letale 50", o più comunemente DL50, che corrisponde alla quantità di sostanza sufficiente a provocare la morte del 50% degli animali da laboratorio che l'hanno assorbita; - la nuova classificazione con il D. Lgs 194/95 avviene in questo modo: a) prodotti molto tossici o tossici, ex 1° classe tossicologica, simbolo teschio di colore nero con ossa incrociate su sfondo arancio e la scritta MOLTO TOSSICO o TOSSICO, b) prodotti nocivi, ex 2° classe tossicologica, simbolo croce di S. Andrea su sfondo arancio e la scritta NOCIVO, c) altri preparati (o preparati pericolosi) ex 3° e 4° classe tossicologica, nessun simbolo di rischio unico, ma riportano in etichetta simboli che indicano il rischio maggiore a seconda del prodotto (es. infiammabile, irritante, comburente, corrosivo ecc.). Per i prodotti rientranti nei primi due punti (molto tossici, tossici e nocivi) è richiesta un'autorizzazione apposita sia per il venditore che per l'utilizzatore. Non credo inoltre che sia corretto dire che non si sa nulla sulla vendita e sull'utilizzo dei fitofarmaci, a proposito Purtroppo l'uso sempre più massiccio di queste sostanze sembra esere diventato una necessità, una condizione a cui sembra non si possa rinunciare: il 47% di tutto il mercato è assorbito dalle colture di vite, alberi da frutta e orticola, con una intensità di utilizzo dei fitofarmaci che si avvicina al 100% dei casi. Al sud le regioni a più alto consumo sono la Puglia (cereali, olivocoltura), la Sicilia (agrumi) e la Campania (orticoltura, frutticoltura, agrumicoltura). |
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